camminare insieme Giugno 2006   


Mamme care, continuate ad essere mamme

Sfogliando le bozze di questo numero di “Camminare Insieme” di giugno, ho visto e rivisto tanti volti sorridenti di bambini, ragazzi, di giovani, di mamme… anche Mamma Rosa e Francesco con il loro e nostro Mariolino.

Mi fa piacere che il nostro giornale parrocchiale sia sempre più attento e si rivolga alle categorie più giovani, alle famiglie e diventi propositivo per le nuove generazioni.

Mi dispiace che fra le tante feste di maggio non abbiamo rivolto attenzione alla festa delle mamme. Vorrei allora, anche se in ritardo, sognare un volto ideale di mamma per presentarlo a voi mamme e a voi figli perché impariate la poesia della maternità, la devozione alla madre; basta che apra gli occhi e incontri quelli tanto cari di mia madre, occhi soffusi di pudore e di rispetto, di semplicità, di sicurezza e di forza; basta che apra l’anima ai ricordi di tutta una vita, perché veda sullo sfondo di tutta la mia storia, di tutte le mie speranze o sofferenze, quegli occhi, quella mano affettuosa, quell’amore vigile ma forte. Per questo ho un bel raccontino che ci fa riflettere.

Il “conto” della mamma.

“Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio dodicenne le si presentò con in mano un foglietto e glielo porse.

La madre cominciò a leggere:
per aver tolto l’erba del giardino				3 euro
per aver ordinato la camera e il bagno				2 euro
per essere andato a comperare pane e latte			1 euro
per aver guardato la sorellina per 3 giorni			3 euro
per aver preso 2 “ottimo” a scuola				4 euro
per aver svuotato il secchio dell’immondizia			3 euro
							Totale	16 euro
La mamma guardò il figlio negli occhi senza severità, ma seriamente. Poi girò il foglio, prese la penna e scrisse:
per averti portato in grembo 9 mesi, cullato e nutrito		0 euro
per tutte le notte passate in bianco quando eri malato		0 euro
per tutti i vestiti puliti e gli strappi aggiustati		0 euro
per tutto quello che ti ho insegnato				0 euro
per tutte le colazioni, pranzi, merende, cene			0 euro
per la mia vita che ti dono ogni giorno				0 euro
							Totale	0 euro

Sorridendo, ridiede il biglietto al figlio, il quale, dopo averlo letto, lo girò e sul suo conto scrisse: “Pagato”. Poi saltò al collo della mamma stringendola forte come non aveva mai fatto”. Che ne dite? Una bella lezione!
Mamma, rimani la mia mamma, a voi tutte mamme: siate le nostre mamme: io mi inginocchio con riconoscenza davanti a voi e chiedo per me e per i vostri figli il vostro amore forte e materno e la vostra benedizione.

Don Guglielmo Cestonaro - Parroco
gcestonaro@murialdo.org



Lunedì 5 giugno 2006 si apre a Fazenda Sansa in Brasile il XXI Capitolo Generale della Congregazione di San Giuseppe. Ricordiamo con la preghiera i 39 padri Capitolari tra cui il nostro don Guglielmo perché illuminati dallo Spirito possano rendere attuale alla luce dei segni dei tempi il carisma del Murialdo.




Appuntamento con il

Il mese di maggio per la nostra parrocchia, oltre a essere il mese mariano, è anche il mese di San Leonardo e la comunità è stata coinvolta in numerose iniziative tese ad onorare e festeggiare il patrono.
Il 18 maggio
, festa liturgica di San Leonardo, la S. Messa serale delle 18.00 è stata concelebrata da don Mario Parati, padre provinciale, e da tutti i padri. A partecipare alla liturgia erano stati espressamente invitati i membri del Consiglio Pastorale e i responsabili di tutti i gruppi che operano in parrocchia.

Al termine della celebrazione l’assemblea si è trattenuta in chiesa per ascoltare una breve relazione del vice presidente del Consiglio sulle attività svolte dal consiglio stesso in questi anni. Franco Baccigaluppi ha ricordato tutti gli argomenti sui quali abbiamo discusso: famiglia, disagio giovanile, catechesi ecc. senza nasconderci le difficoltà incontrate lungo il percorso, ma anche ricordando i piccoli successi conseguiti. E’ stato un modo per salutare la comunità parrocchiale in vista della scadenza del mandato che avverrà quest’anno e anche un invito e un incoraggiamento a chi volesse candidarsi per le elezioni del prossimo ottobre.

Ha poi preso la parola don Mario, che per noi sarà sempre Mariolino anche se proprio quel giorno compiva 46 anni, per ringraziare la comunità per essere sempre stata così vicino alla Congregazione Giuseppina. Ci ha poi brevemente illustrato il riassetto che la Congregazione ha deciso di darsi per il futuro, raggruppando le tre Province in un’unica Provincia Italiana e i lavori del XXI Capitolo Generale che inizierà il 5 giugno in Brasile, al quale partecipa anche don Guglielmo.

La serata si è conclusa con una simpatica cena: un momento molto utile per creare vincoli di amicizia e fraternità all’interno della comunità.

Marinella Giannetti



È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza
(Tt 2,11-14; 3,4-8)

 



Fondamento dogmatico di queste esigenze

[11]E' apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, [12]che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, [13]nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo; [14]il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.



Doveri generali dei fedeli

[4]Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, [5]egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, [6]effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, [7]perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.

Consigli particolari a Tito

[8]Questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini.



Nella tradizione cristiana i versetti 2, 11-14 e 3, 4-8 vengono usati nella liturgia del Natale perché comprendono tutto il piano salvifico. Sono una perla delle professioni di fede delle origini del cristianesimo; sono versetti densi di contenuto e rappresentano quasi una specie di contrappunto tra Dio che appare e l’uomo che risponde.

Nel v.11 il vocabolo greco manifestazione (epifania) indica una manifestazione storica, e il termine charis (grazia) corrisponde a volte a misericordia, a volte a fedeltà e ancora ad amore; è di qualcosa di fluido che indica tutta una trama di relazioni che intercorrono tra due persone che si amano.
Quindi Grazia è l’amore che si incentra all’interno della storia umana in una precisa persona: in Cristo salvatore dell’intera umanità, Grazia è Dio che compie il primo passo verso l’uomo. Il tema di questo versetto è dunque la prima epifania: l’incarnazione; Cristo entra nella nostra storia portandoci la charis, l’amore, la luce, il fascino di Dio.

Il v. 12 rappresenta la risposta dell’uomo. L’uomo risponde attraverso due comportamenti descritti in modo antitetico: in negativo ed in positivo: rompendo con il passato, cioè lasciandosi alle spalle il peccato per una vita inondata dalla luce della grazia, sobria, giusta e santa.
Qui traspare anche la diversa concezione di Paolo rispetto a quella giudaizzante: è Dio che compie il primo passo e l’uomo risponde, il giudaismo invece concepisce l’uomo che si mette alla ricerca di Dio con le opere e Dio si mostrerà e salverà.
C’è qui un capovolgimento di prospettiva.

Il v. 13 rappresenta la seconda epifania: ci sarà una seconda manifestazione di Cristo che sigillerà la storia e porterà a compimento il flusso dei secoli. E’ una grande professione di fede nella divinità di Cristo.

Il v. 14 rappresenta l’elemento che congiunge le due epifanie: il mistero pasquale. Cristo è come un grande ponte, che sta sopra la storia, la domina e la sostiene. Cristo si autoconsegna e autodona e affida tutto se stesso alla storia, affinché la storia sia redenta e riscattata.
Il termine riscatto, che noi traduciamo con redenzione, nell’Esodo indicava l’impegno di Dio nel confronto del suo popolo. Il Padre sente, per la parentela che ha con il suo popolo, il bisogno di sacrificarsi e lo fa attraverso il suo Figlio. La redenzione è quindi una questione di comunione, di amore che ha come effetto la costituzione di un popolo: come Jahvè riscatta dall’Egitto il suo popolo così Cristo, grazie al suo sangue si è acquistata la Chiesa, nuovo popolo di Dio. Proprio perché membro di questa Chiesa il cristiano deve essere zelante nel compiere opere buone.

Il cap. 3 inizia con alcuni versetti che appartengono ad un inno di catechesi battesimale ritrascritto in forma di prosa, nel quale ci sono da sottolineare tre elementi: la struttura trinitaria, il tema dell’epifania e il battesimo.
Nel testo emergono le tre persone della Trinità: si parte dalla bontà del Padre, Dio salvatore nostro, per giungere al Figlio, Gesù Cristo Salvatore nostro, e lo Spirito nel quale siamo rigenerati attraverso il battesimo. La manifestazione della grazia appare con dei sinonimi la bontà tenera e generosa e l’amore per l’umanità. Il Battesimo, lavacro di rigenerazione, fa intravedere già ciò che noi saremo, novità presente ma anche novità futura, quale sarà la nostra pienezza: eredi di vita eterna.

Qual è la nostra risposta a tanto amore?


Gabriella Francescutti



    


Festa tra i popoli 2006

Visto il buon risultato della festa tra i popoli tenutasi nel maggio 2005 (il materiale fotografico relativo è disponibile sul sito www.murialdo.it/gruppomissionariomilano), il gruppo missionario “Ettore Cunial” intende ripetere l’organizzazione di una giornata di festa con le diverse comunità di italiani e stranieri presenti in zona. Obiettivo della Festa è quello di creare un momento di incontro con le culture presenti sul territorio, nella consapevolezza che solo la conoscenza reciproca possa portare ad una integrazione duratura.

Quest’anno la Festa tra i Popoli è inserita in un contesto più ampio, una vera e propria festa di quartiere che durerà da venerdì 9 giugno a domenica 11 giugno, organizzata da tutte le associazioni e cooperative sociali che operano sul territorio. Mentre il programma dei tre giorni è ancora in via di definizione, riportiamo quello relativo alla giornata di sabato 10 giugno che si svolgerà interamente presso la nostra parrocchia:

FESTA TRA I POPOLI, 2° edizione
10 giugno 2006

Oratorio Murialdo, Via Murialdo 9, Milano.



Ore 10.00 - Tavola rotonda di dibattito e confronto con le comunità
Ore 14.00 - Ritrovo in Largo Fatima e saluto itinerante.
Ore 14.45 - Ritrovo sul piazzale del Murialdo: INIZIO!!…
                  Momento di condivisione.
Ore 15.00 - Inizio giochi e laboratori...

  • Torneo di calcio per bambini dagli 8 ai 13 anni
  • Spettacolo di clown per bambini, biodanza e giochi
  • Esibizione di murales con ENTICS, a cura del CDE Passpartù
  • “Scambio di ritratti”, laboratorio di Pittura con il pittore Claudio Iaccarino
  • Laboratori di cucina multi-etnica e di artigianato
    Esibizione di CAPOEIRA

Ore 18.00 – Premiazioni dei giochi e momento di condivisione
Ore 19.00 – Buffet multietnico ad esaurimento con specialità dal Marocco, Egitto, Eritrea, Filippine, Sri Lanka, Brasile, Perù, Italia, ecc…
Ore 20.00MUSICHE E DANZE DEI POPOLI
Ore 22.00 – Saluti finali

Vi aspettiamo numerosi per incontrarci, per conoscerci, per giocare, per divertirsi, per stare con gli altri e condividere una giornata insieme!
E' l'occasione per incontrare le comunità che abitano nel nostro quartiere e conoscere la loro cultura, giocando e divertendosi!

Claudio Giannetti e Gruppo Missionario



Dal Gruppo “Teatro”


Chi siamo? Da quando esistiamo? Cosa facciamo? Per chi lo facciamo?

Sono le classiche domande posteci quando ci presentiamo come ”Gruppo Teatro Murialdo”.

Chi fosse il Murialdo è ben noto: un apostolo della gioventù che fu Rettore per 34 anni del "Collegio Artigianelli" a Torino, un'istituzione per ragazzi e giovani poveri e soli, dando loro una formazione di carattere professionale oltre, ovviamente, a un'educazione umana e cristiana. Noi invece siamo un gruppo d'interesse musicale ed espressivo nato nel 1991 all'interno dell'oratorio San Leonardo Murialdo di Milano. Siamo giovani dai 15 ai 70 anni circa, operante ognuno in un campo specifico nell'ambito del gruppo.

Alcuni di noi vengono da fuori Milano e accettano volentieri il disagio delle tante serate di prove ben contenti, alla fine, di veder realizzato il programma di anno in anno.
Siamo sempre alla ricerca di nuovi volontari da aggiungere al nostro gruppo che attualmente è composto da 50 persone circa.

Abbiamo rappresentato sia commedie che musical sempre di tenore ecclesiale in quanto, non disponendo di uno spazio/teatro, dobbiamo rappresentarli nella nostra chiesa, grazie al beneplacito dei nostri parroci, naturalmente sempre con rispetto al luogo che ci ospita.
Tutti i nostri spettacoli sono stati poi richiesti anche da diversi teatri oratoriali (e non) dei comuni limitrofi di Cesano Boscone - Bollate - Monza - Paderno Dugnano - Bornasco - Valbrembo - ecc.

Abbiamo rappresentato, con diverse repliche: Terra Promessa - 13 a tavola - Quel simpatico zio Parroco - Forza Venite Gente - Aggiungi un posto a tavola.
L'anno scorso, con il benestare e i complimenti del grande Garinei, (che dati i suoi numerosi impegni ci potè vedere solo in video-registrazione), presentammo diverse repliche di “Aggiungi un posto a tavola”.

Quest'anno abbiamo esordito il 20 maggio con una libera interpretazione in lingua italiana del musical ”Jesus Christ Superstar” per il quale ci sono state già richieste delle repliche.

Tutto ciò viene fatto non a scopo di lucro bensì il ricavato va devoluto in beneficenza ad associazioni con diverse finalità.
Ognuno di noi ha occupazioni giornaliere impegnative ma è sempre una gioia ritrovarci e lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo: andare in scena.

Per il Gruppo Teatro Murialdo
Gloria Ricciardi



“Accanto a chi soffre senza paura”

Associazione
Alcolisti in Trattamento
Riabilita l’alcolista e la famiglia attraverso momenti di incontro

Siamo un gruppo di dieci persone e ci troviamo ogni lunedì in parrocchia Murialdo.

Siamo stati accolti e incoraggiati con vera carità cristiana dal parroco don Guglielmo che ci sostiene nel nostro difficile cammino. Tra noi regna uno spirito di vera solidarietà, amicizia e condivisione: sono i pilastri della nostra metodologia secondo l’insegnamento del nostro grande maestro Hudolin.

Ci teniamo per mano e ci lasciamo tenere per mano dal buon Dio che è il nostro capocordata.

Il grosso problema dell’alcool ci spoglia di tutto: dignità, salute, amore per la famiglia. Ci riempie di grande sofferenza. L’aiuto fraterno e il sostegno della coordinatrice ci danno motivazioni e coraggio per non ricadere nei soliti drammi. Stiamo ottenendo ottimi risultati e di questo ne siamo orgogliosi.

Quasi tutti noi da quando abbiamo iniziato il cammino insieme non siamo più ricaduti e questa è una grande vittoria. Da soli non saremmo mai riusciti a maturare queste scelte di autonomia e per questo condividiamo con voi la nostra gioia.

Addante Rosa
Daniela, Katia, Michela,
Tanor, Nicolò, Pasquale,
Nicoletta, Renzo


5 e 12 maggio 2006
Prime Comunioni


Finalmente è arrivato il grande giorno, quello tanto atteso dopo 2 anni di “duro” (si fa per dire) cammino insieme.

Venerdì 5 e venerdì 12 maggio 56 bambini dell’Anno dei Discepoli hanno fatto la loro Prima Comunione accompagnati solo dai familiari, il 7 e il 14 invece alla presenza dell’intera comunità parrocchiale. Sono stati momenti carichi di emozioni ed entusiasmo, ma nonostante “l’alta tensione” e i vari “ho paura!”, “mi tremano le gambe...”, “e se sbaglio qualcosa?”, “e se inciampo nel saio?…

Lo spettacolo si sviluppa in nove quadri che seguono gli episodi essenziali del racconto della Passione di Cristo fatto dai Vangeli.

Bastava osservare gli sguardi raggianti e i sorrisi luminosi impressi sui volti di questi bambini per capire quale grande importanza ha avuto per loro questo straordinario evento.

Riprendendo le parole di Benedetto XVI, l’augurio che noi catechiste, insieme a tutta la comunità, vogliamo loro rivolgere è che questo primo incontro con Gesù sia l’inizio di una amicizia che dura per tutta la vita. ...Ve lo auguriamo davvero di cuore, nostre carissime, adorabili, piccole pesti!

Anna Corlianò


7 maggio 2006
Festa degli anniversari di matrimonio


13 coppie della parrocchia con tanta commozione hanno celebrato con la comunità il loro anniversario di matrimonio!

Chi ha festeggiato tanti anni, chi tantissimi e chi pochi, anni comunque vissuti come marito e moglie; anni trascorsi insieme nella condivisione di ogni giorno con le gioie, le tristezze, i dolori e le preoccupazioni ma anche con i tanti doni elargiti sulle nostre famiglie dal Signore e che oggi ci rinnova la sua benedizione per proseguire, con impegno, il cammino di sposi.

Signore Gesù donaci ancora, con abbondanza, il tuo Spirito perché possiamo essere segno dell’amore che tu hai per ognuno di noi.

Giusy Valeri


Grazie per il Murialdo, grazie per le vocazioni

Giovedì 18 maggio in occasione della festa liturgica del nostro Santo Patrono San Leonardo Murialdo, la Comunità si è trovata alla Santa Messa delle ore 18.00 concelebrata dai nostri sacerdoti e presieduta da don Mariolino Parati, che ha festeggiato il 20° anniversario di sacerdozio, con la sua famiglia e con noi, la sua comunità parrocchiale di origine. Nell’omelia ha tracciato un profilo molto bello del Murialdo e ci ha parlato della Congregazione Giuseppina alla quale lui si è consacrato. Mariolino lo abbiamo conosciuto giovane come brillante animatore.
Lo abbiamo seguito nella sua formazione.

Eravamo presenti in tanti da Milano alla sua ordinazione sacerdotale a Viterbo e negli ultimi anni come superiore della provincia piemontese è stato presente nella nostra comunità in diverse occasioni. Lo abbiamo conosciuto meglio come sacerdote ed è stato un grande dono.

La nostra comunità ha ricevuto tanti doni tra cui 2 bravi sacerdoti Giuseppini cresciuti tra noi: don Mariolino e don Luciano Agnella, ora direttore dell’opera di Pinerolo. Anche lui quest’anno ha celebrato 15 anni di sacerdozio. Lo ricordiamo e salutiamo con affetto anche per il suo impegno giovanile nel nostro oratorio: animatore, capo redattore di “Trait d’union” e fantastico attore comico. Lo invitiamo a venirci a trovare qualche volta!!!

Grazie Signore per i tuoi doni! Manda ancora operai nella tua messe.

Concetta Ruta
conci.ruta@tiscali.it



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Giovedì 18 maggio
Ore 10.00


I bambini della Casa Materna di via Cascina Corba con le Suore e le insegnanti unitamente ai tanti “asilotti” della Devota Maculan sono venuti a pregare e portare un fiore alla nostra Madonnina.




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19 maggio: serata Murialdina


19 maggio: serata Murialdina con i giovani


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Sabato 20 maggio
Giornata parrochiale del Malato


Don Alberto amministra l'Unzione a Nerina 103 anni.
Complimenti!


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Preghiera in Via Gonin 69


Eccoci qui!
Ci siamo tutti!
Parcheggiate le bici e i monopattini, stoppati i palloni, scesi dalle altalene e dai giochi, i genitori,
ma soprattutto tanti bambini si fermano.
È un momento.
Il tempo di una preghiera.
È bastato poco perchè il vociare di bimbi si trasformasse,
davanti alla statua della Madonna,
in un coro dolcissimo di lode e ringraziamento,
a Lei,
la Mamma a cui ci affidiamo.


Simona Nobis



Bravi, bravi, bravi... bravissimi

Sabato 20 maggio - ore 21.00

Come poterla definire se non fantastica la rappresentazione del musical “Jesus Christ Superstar” da parte del gruppo teatro San Leonardo Murialdo? La chiesa colma di persone di ogni età, alcune arrivate molto presto per assicurarsi i primi banchi, faceva presagire un sicuro successo dello spettacolo, e così è stato! Ottima l’interpretazione dei vari attori e attrici, in particolare quella di Giuda che ha un po’ dominato. Ma non da meno è stata l’interpretazione di Gesù, la Maddalena, Pietro, Pilato ed Erode.

Molto belli i costumi, le musiche e la scenografia.

Bravissimi i ragazzi del coro e del gruppo del ballo, con le bellissime coreografie che hanno conferito un tocco di modernità all’intera storia. Sono stati tutti davvero grandi, unico “neo” è stato forse l’impianto audio che non ha sempre consentito un chiaro ascolto dei brani. Complimenti a tutti, anche a chi ha lavorato “fuori scena” per il loro lungo, costante impegno e l’ottima riuscita!.




Anna Corlianò



Festa Patronale

Domenica 21 maggio

Domenica 21 maggio alle ore 10.30 S. Messa nel cortile dell’Oratorio che abbiamo celebrato insieme a don Mario Parati che ha ringraziato il Padre per i suoi 20 anni di sacerdozio.

E’ grazia averlo in mezzo a noi e sentire tutto il suo affetto durante l’omelia quando ci lascia, da superiore uscente della congregazione, un mandato tutto speciale che ci parla di lui e del suo modo di vivere in mezzo ai suoi l’amore del Padre.

A commento della Parola letta Don Mario ci dice:
Il centro dell’annuncio di oggi è la Speranza: senza la Speranza non possiamo vivere la novità travolgente della Resurrezione. La Parola ci dice che dobbiamo essere uomini capaci di Speranza: se siamo cristiani non possiamo dire che tutto va male perché sappiamo che Dio non lascia vincere il male, non lascia andare a male ciò che ha creato.

(…) Nella nostra parrocchia ci sono segni evidenti di Speranza: ci sono persone che già venti e più anni fa collaboravano alle varie attività e che oggi ancora sono presenti, la continuità dà speranza; tante persone lavorano per portare la Speranza a chi ne ha forse maggiormente bisogno: agli ammalati, agli anziani, ai sofferenti, agli immigrati e tanti lavorano per i giovani.

(…) La nostra però non deve essere una speranza immobilista in giacca e cravatta o con il tailleur ma deve essere una Speranza attiva, con il grembiule e con le maniche rimboccate, anzi veramente deve essere una Speranza in ginocchio per la preghiera”.

Ecco allora il mandato che Don Mario ci lascia:
essere costruttori di Speranza, che è un germoglio fragile che va protetto e fatto crescere, in particolare per tre categorie di persone: per coloro che soffrono moralmente, fisicamente o che sono soli; per gli anziani; per i giovani e per i bambini che sono la speranza di domani.”

Insieme a Mariolino ringraziamo il Signore, Dio della Pasqua e preghiamo Maria, colei che ha lasciato incarnare in sé la Speranza, perché ciascuno di noi sappia essere per l’altro fonte di Speranza.

Daniela Gennari



La festa è continuata il pomeriggio con i giochi per i ragazzi, la tombola, le partite di calcio, stand: Ludoteca, Caritas, gruppo missionario, pesca, tavola calda e cena.


Albavilla (CO) 18-19 marzo 2006
“IV comunità d'Ascolto della Parola”

Albavilla (CO) 18-19 marzo 2006
(Casa S. Giuseppe - Padri Bétharramiti)
IV° comunità d'Ascolto della Parola
"Sta in silenzio davanti al Signore e spera in Lui."
(Salmo 37(36), 7)
Parrocchia S. Leonardo Murialdo

La IV Comunità d'Ascolto della Parrocchia si ritrova settimanalmente per ascoltare e meditare la parola di Dio, per cantarne la lode e verificarsi su di essa. Con un "percorso" programmato che segue l'avvicendarsi dei testi biblici, siamo invitati a ricavarne l'Annuncio fondamentale, l'aspetto preminente sul quale fare opera di revisione di vita. Il viaggio alla scoperta dell'intero messaggio è lungo e faticoso. Per questo, periodicamente sono previste "oasi" nelle quali sostare per rinfrancarsi e queste oasi vengono chiamate: Tappa.

Un altro elemento che caratterizza il procedere della comunità è costituito, nell'ambito degli incontri, dalla presenza di "segni". Simbolicamente essi fanno eco all'Annuncio di quella parte di Parola di Dio su cui si riflette e che ci interpella. Così la presenza dell’Icona come immagine della Parola, la Luce come presenza dello Spirito, i Fiori come simbolo della gioia e della molteplicità dei carismi, la Catena dei Nomi raccolta fra le due mani come la consapevolezza che la vita di ciascuno di noi è nelle mani di Colui che ci chiama per nome e che allo stesso tempo è legata a quella di tutta l'umanità.

Come i 'Viandanti' dell'icona che abbiamo contemplato, anche noi abbiamo voluto sostare ad "ascoltare e pregare" la Parola, che ci ha interpellato in questa parte di cammino abbiamo cioè fatto Tappa.

Tema della Tappa di questi giorni passati ad Albavilla è stato: Fede e Fraternità. Scopo principale era, per ognuno di noi, quello di rivedere la propria vita, nella fraternità, alla luce della Parola di Dio secondo il cammino fatto fino ad ora (Genesi: Abramo, Giacobbe - Promessa, Alleanza; Caino e Abele, Abramo e Lot, Sara e Agar, Esaù e Giacobbe, Giuseppe – Fraternità).

E' stata l'occasione per condividere la fatica e la gioia di ciò che nel frattempo è maturato dentro di noi alla luce della Parola che giorno per giorno ha illuminato il nostro agire. Nei segni che hanno arricchito il luogo dell'incontro abbiamo colto l'unità degli intenti, la gioia dei frutti che in parte già maturi, in parte ancora da far maturare, indicano il desiderio di meglio rispondere alle sollecitazioni del Dio di Abramo, di Giacobbe, di Giuseppe.

Quel Dio cantato nel Salmo 37:
“Signore fa sicuri i passi dell'uomo e segue con amore il suo cammino.
Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore”.

Sabato pomeriggio don Alberto ci ha raggiunto per recitare con noi il vespro, nel quale ci ha esortato a procedere nel cammino e per suggellare il mandato ci ha impartito una benedizione speciale, personale, come quella data da Dio ad Abramo.

Rafforzati nella nostra Fede dalla rinnovata coscienza della alleanza tra Dio e l'uomo, dalla fiducia nella benevolenza di Dio, ci siamo impegnati a rinnovare, ciascuno con i propri talenti e nel proprio ambito di vita, il progetto di una fraternità piena, capace di superare le difficoltà che l'esperienza della nostra limitatezza ci presenta. Così confortati dalla solidarietà e dalla correzione fraterna, ci predisponiamo a riprendere il cammino.

Cesare Mazzucchelli e Maria Grazia Costa





OBRA SOCIAL EDUCACIONAL
CASA DA JUVENTUDE MURIALDO
Caxias do Sul, 15 maggio 2006


Carissimo P. Guglielmo Cestonaro e parrocchiani

È con sempre rinnovata gioia e nostalgia che mi rivolgo a voi in primo luogo per salutarvi, benedirvi e augurarvi ogni bene in Cristo Risorto. Certamente state vivendo ancora le gioie della Pasqua del Signore.

Poi devo ringraziarvi dell’aiuto datomi per il Pozzo Artesiano nella Casa da Juventude Murialdo.

Qui nell’emisfero sud, specialmente nel sud del Brasile stiamo soffrendo siccità da tre anni. Piove meno del necessario… stiamo con problemi di mancanza di acqua potabile nelle riserve e depositi.

Ecco perché ho programmato la costruzione di un pozzo artesiano per il Noviziato e la Casa da Juventude. Sarebbe un dramma la mancanza di acqua con 100 giovani in casa… per gli incontri o ritiri.

Ho ricevuto i vostri 5.000 euro che avete raccolto durante la Quaresima di Fraternità 2006 e che generosamente avete destinato a questa opera. Un aiuto sostanziale! E con l’aiuto di Dio presto partiremo con i lavori.

Il bene che si fa qui nella Casa da Juventude per tanti giovani (più di 2.000 all’anno) mi dà senso e gioia di vivere. Tocco con mano la grazia di Dio nel cuore di questa gioventù capace di tanta generosità. L’omissione della famiglia, la debolezza delle istituzioni formative… li lascia senza senso, persi, smarriti. Ma quando trovano senso, che bellezza!

Sono molto contento che presto don Guglielmo verrà a trovarci, in occasione del XXI Capitolo Generale della Congregazione che avrà luogo qui vicino a noi.

Lui vi racconterà tante cose della realtà di Caxias do Sul, una città industriale, ricca e con tanti poveri…

Ringrazio di cuore il valente gruppo missionario della Parrocchia S. Leonardo Murialdo, con il quale mi sono trovato sempre bene e trovato risposte meravigliose… durante i 12 anni in cui ho lavorato in Casa Generalizia come animatore delle Missioni.

Ringrazio ognuno di voi, cari parrocchiani. Sono sicuro che il vostro aiuto è partito dal cuore grande di un cristiano di fede, solidale e sensibile all’evangelizzazione del mondo. E al recupero dei valori cristiani. Caxias do Sul è una città fondata da immigranti italiani, che ha nelle radici i valori cristiani.

Grazie della vostra solidarietà. Vi benedico di tutto cuore e prego per ognuno di voi.

P. Orides Ballardin
Coordinatore della Casa da Juventude




TRASLOCO PER IL LICEO MARCONI

Alla fine dell’anno scolastico, il Liceo Marconi si trasferirà in Via dei Narcisi, lasciando definitivamente l’edificio accanto alla nostra chiesa che per quasi quarant’anni lo ha ospitato.

Storia itinerante, quella degli studenti del Marconi.

Le vicissitudini dell’istituto, che una volta si chiamava anonimamente “IX Liceo”, iniziano già nei primi anni di vita. Per fare fronte alla crescita della popolazione scolastica e della relativa richiesta di nuovi spazi, si rende necessaria l’apertura di una succursale, che però è situata in Viale Murillo, zona Lido, con relativo supplizio per i giovani, quelli delle prime classi, costretti alla trasferta quotidiana fin laggiù. Ma così erano i tempi, tanto che le stesse problematiche interessavano anche l’altro liceo scientifico di zona, il Vittorini che, prima dell’attuale collocazione in via Donati, era diviso tra la sede principale presso l’Istituto Padre Monti, in Via Bellini, e la succursale di Via Pestalozzi, alla Barona.

Con l’avvento del calo delle nascite le scuole dell’obbligo si svuotano rendendo disponibile un’intera ala nel complesso della scuola elementare di Via dei Narcisi. La sede in Viale Murillo è abbandonata, anche perché il Politecnico del Commercio, titolare dello stabile, reclamava la disponibilità degli spazi. Le succursali però diventano due, una in Via Paravia presso il Liceo Galileo Galilei, l’altra appunto in Via dei Narcisi nella scuola elementare, col riavvicinamento degli studenti separati, anche se pur sempre di succursali si tratta.

Arriviamo al 1999: lo stabile già occupato dalla scuola Media Gioberti, resosi libero per il calo demografico di cui abbiamo detto, è destinato al Liceo Marconi, sempre come succursale ma nella prospettiva di un completo utilizzo per l’intero istituto. Si procede in questa direzione ma gli spazi sono insufficienti, e quindi si rendono necessarie radicali opere di ristrutturazione, il cui termine era previsto già per l’anno scorso. La Provincia di Milano aveva nel frattempo provveduto a dare disdetta al contratto d’affitto, con impegno a lasciare libero l’edificio di Via dei Giacinti a far data dal prossimo mese d’agosto.

Uno sguardo sommario dall’esterno fa dubitare che la nuova struttura possa essere completamente disponibile per il suono della campanella d’inizio lezioni del prossimo anno scolastico, quindi sarà necessaria una collocazione transitoria per una quindicina di sezioni, che si ipotizza possibile nel prospiciente edificio della suola elementare.

Questo perché non è possibile una permanenza, nemmeno temporanea, nella vecchia sede, in quanto sono già in arrivo i nuovi studenti.

A proposito di questi, si tratta di una significativa novità perché l’edificio a suo tempo voluto per ospitare attività di orientamento al lavoro dei giovani, secondo lo spirito del Murialdo, tornerà alla sua destinazione di origine. L’intero stabile, infatti, è stato dato interamente in affitto a un ente che gestisce corsi di formazione professionale.

Allora addio al Liceo, col quale per tanti anni abbiamo convissuto, con qualche rimpianto per le tante attività condivise.

Ma un benvenuto alla nuova scuola, che ci riporta alle più genuine tradizioni giuseppine.

Gianni Ragazzi
gianni.ragazzi@iol.it







Carissimi amici,
ha concluso la sua presenza terrena la nostra cara amica Mariella Dal Ben. È stato un segno di fraterna stima e amicizia la nostra larga partecipazione alla liturgia esequiale nella Chiesa di San Lorenzo a Trezzano sul Naviglio, concelebrata dai nostri cari amici sacerdoti: don Dante Maculan, don Silvio Tamani e dal Parroco di Trezzano.

Da tanti anni Mariella partecipava con la sorella Luciana agli incontri del gruppo ex oratoriani e con il suo carattere allegro animava i nostri incontri; amava l'amicizia e conversava volentieri con tutti.

Mariella si è spenta a 74 anni dopo una malattia vissuta con serenità, ma con il dispiacere di essere lontana dai suoi cari.

Persona luminosa, sempre disponibile, collaborava con entusiasmo alle varie iniziative che la parrocchia proponeva.

Ringraziamo il Signore per il dono della sua amicizia.

Mariella tu ora, sei in Paradiso e contempli in eterno il volto di Dio.

Nella tua preghiera, letta alla fine della Messa, dicevi: "Se mi volete bene non piangete". E' difficile farlo, ma l'amicizia che ci ha legato ci aiuterà a pensare a te sempre presente tra noi.

Alla cara Luciana e a tutti i tuoi cari il conforto della nostra preghiera.
Ciao Mariella

Francesca Montanari

La Redazione di “Camminare Insieme”, con la comunità, è vicina a Luciana Dal Ben per il lutto che l’ha colpita, nel ricordo di una collaboratrice che tanto ha dato alla vita della Parrocchia.


Gli amici della filo-sophia

Nell’articolo sul numero di Camminare Insieme uscito nel mese di Marzo, avevo accennato all’importanza del problema del male per Agostino. La conclusione di Agostino, a seguito della riflessione sull’esistenza di due principi uno del Bene e uno del Male, era stata che non potevano esistere tali principi contrapposti, men che meno se li si considerava, come sostenevano i Manichei, corporei. La divinità é unica, incorporea e incorruttibile.

Dio è Bene ed è l’Unico Principio, Creatore di tutte le cose, ma allora, il male fisico, quello morale, i dolori, le sofferenze e le colpe, derivano da Lui? La risposta iniziale del vescovo di Ippona è che tutto ciò che proviene da Dio, poiché Egli è Sommo Bene, non può essere che bene. Ora, tutto ciò che esiste proviene da Dio, che è l’Essere che fa essere ogni cosa; perciò, tutto ciò che esiste è bene, ma, nel caso del mondo sensibile/corporeo, è un bene imperfetto. L’essere di cui sono costituite le cose e la vita di noi stessi esseri umani, non è allo stesso modo dell’essere di Dio, non è Essere perfetto, espressione di Unità e di Bontà, ma è un’esistenza “difettosa” (il peccato) e corruttibile (la morte).

Tuttavia, tutto ciò che esiste non è male poiché viene da Dio. Cos’è allora il male? Il male “non é altro che mancanza, non-essere, come la cecità é rispetto alla vista”. Dunque, dal Manicheismo, che riconosceva nel male addirittura un principio costitutivo del mondo, Agostino giunse e sostenne la posizione opposta, negando vera e propria realtà al male.

Resta da chiarire cosa siano allora il male fisico e quello morale. L’azione malvagia si compie quando l’uomo vuole, desidera un bene inferiore al Bene perfetto che è Dio. Ossia, quando la volontà dell’uomo si dirige verso un bene temporale e non eterno, quando l’uomo ama più le cose che Dio. Orientandosi verso ciò che é inferiore a Dio, la volontà malvagia si oppone a Dio. E' quanto fanno gli angeli ribelli, i demoni e, a volte, noi uomini. Con il peccato, ci ricorda Agostino, non si produce del male a Dio o all'ordine complessivo del mondo, ma a se stessi: é la propria natura che viene corrotta. Se nella nostra possibilità di scegliere si colloca il male, perché Dio ha fatto l’uomo libero? Qual è il valore della libertà? Nel De libero arbitrio Agostino affronta questo tema magnifico e difficile. La risposta che lui trova è questa: senza la libertà l’uomo non potrebbe fare neppure il bene. Non si potrebbero distinguere le opere buone da quelle malvagie, se non ci fosse la libertà. Eppure Dio sapeva, quando creò l’uomo, che egli avrebbe peccato, che la sua volontà si sarebbe diretta molto più facilmente ai beni della terra che a Lui? L’obiezione possibile è che l’uomo in questo modo sia necessitato a peccare e quindi non sia libero veramente. Allora, come si concilia il male con la prescienza divina? Agostino ci aiuta a capire che Dio prevede le nostre azioni come espressione della nostra volontà; essaè in nostro potere, dunque Dio prevede la volontà come in nostro potere e, pertanto, la sua prescienza non ci sottrae la libertà.

Un mio esempio: una mamma cammina con il suo bambino lungo una strada dove si trova un negozio di giocattoli. La mamma sa che il bambino si fermerà a guardare la vetrina col naso spiccicatole contro, molto prima che il bimbo lo faccia, questo non toglie che sarà il bambino a decidere liberamente di fermarsi a guardare il negozio di giocattoli che tanto gli piace. Permettetemi di concludere così: la libertà è il senso e la dignità dell’essere umano.

Valentina Caleca




28 maggio 2004 - 28 maggio 2006
Ricordiamo Maria, Marianna e Mauro

Sono trascorsi 2 anni della vostra nascita in cielo, noi, vi ricordiamo con commozione, ma siete ancora vivi nel nostro cuore. Ci consola la speranza di sapervi felici nella gloria del Risorto. Non cessiamo di sentirvi spiritualmente con noi nella gioia della luce senza tramonto. Signore, l’apostolo Giovanni che tu tanto amavi un giorno così si esprimeva: “Signore da chi andremo, Tu solo hai parole di vita eterna, perché Tu sei il Santo di Dio”. (Giovanni 6, 68-69). Forse un giorno te lo hanno chiesto anche Maria, Marianna e Mauro con la preghiera del salmista; “Il Signore è mia luce e mia salvezza di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita di chi avrò terrore?” (salmo 26, 1-6).

Maria, Marianna e Mauro sentiamo un vuoto incolmabile qui sulla terra, ma siamo sicuri che vivete nell’amore di Cristo!

Luigi Corlianò



Fotografie

16 maggio: Processione Mariana da via Val Bavona alla Casa Materna di via Cascina Corba. Ben partecipata e con la presenza dei ragazzi di Prima Comunione che hanno portato la Madonnina