Anche
quest’anno la nostra parrocchia, durante il mese di maggio, ha organizzato
tutte le sere in chiesa alle ore 21:00 la recita del S. Rosario; nella serata
dell’11 maggio è intervenuta Marija Pavlović, una dei 6 veggenti di Medjugorje
che, dopo aver condiviso il momento di preghiera con tutti noi, ha dato
testimonianza della sua meravigliosa esperienza: dal 1981 riceve quotidianamente
le apparizioni della Madonna che ha le sembianze di una giovane, bellissima
donna, poco più che ventenne, si intrattiene a pregare con lei e, il 25 di ogni
mese, le lascia un messaggio da rivolgere all’umanità intera.
Nonostante la straordinarietà dell’evento che vive ogni giorno, Marija conduce
una vita normale come molte altre donne: moglie di Paolo e madre di quattro
figli maschi - il più grande ha 10 anni e il più piccolo solo 2 e mezzo - vive i
problemi di tutti: la famiglia, la casa, la scuola, ...... , in più dedica parte
del suo tempo a queste “testimonianze”.
Nel
presentarla all’assemblea, riunita numerosa, il nostro parroco Don Guglielmo ci
ha riferito che Marija, in questo momento particolare, non gode ottima salute e,
per questo, le siamo ancora più riconoscenti per averci voluto comunque donare
un momento di grande emozione.
Sin
dai primi incontri, il messaggio ricorrente che la Madonna continua a ripetere è
quello di pregare, pregare, pregare, ma
anche digiunare; la preghiera deve stare al primo posto, diventare un’abitudine
quotidiana, da praticare in comunità, in chiesa, nei gruppi di preghiera alla
presenza sempre di un sacerdote, ma soprattutto
in famiglia: la casa è la prima chiesa e in essa deve essere presente e
ben visibile la Sacra Bibbia, la Parola di Dio.
La
Madonna raccomanda di pregare per rafforzare la nostra fede,(talvolta “tiepida e
distratta dalla vita quotidiana” e quindi “fragile”), ma non di meno ricorda di
pregare per gli altri, per accendere la fede in coloro che ancora non ne
beneficiano e di pregare per coloro che ci sono contrari e avversi: dobbiamo
aprirci agli altri, perché ai Suoi occhi e a quelli di Dio siamo tutti fratelli,
indipendentemente da razza, religione, pensieri e idee. Occorre pregare per
essere capaci di riconoscere negli altri dei veri fratelli; occorre far parte
della Chiesa perché non è sufficiente essere battezzati per “riconoscerci”:
tutti coloro che agiscono secondo coscienza e sono sottomessi alla volontà di
Dio sono nostri fratelli.
E’
importante anche la preghiera notturna: per questo, dopo le prime apparizioni,
accogliendo l’invito della Vergine, i 6 ragazzi, poco più che adolescenti, hanno
richiesto ed ottenuto dal loro parroco, durante il sabato sera, di tenere aperta
una cappellina per tutta la notte dove sarebbero rimasti in preghiera e
adorazione, in antitesi ai coetanei che abitualmente preferivano trascorrere il
loro tempo in discoteca, fino all’alba.
La
Madonna raccomanda anche la pratica del digiuno per fortificarci e imparare a
controllare i nostri istinti: la preghiera e il digiuno sono strumenti potenti
con i quali si possono ottenere molte grazie: a seguito di un pellegrinaggio a
Medjugorie una signora - a dispetto delle diagnosi dei medici, senza alcun
intervento clinico - è riuscita a diventare madre; altri hanno ottenuto
guarigioni del corpo, altri dello spirito, altri si sono convertiti, cambiando
radicalmente vita ...
Ma con
la preghiera e il digiuno si possono addirittura scongiurare guerre e, alla luce
dei fatti che si sono succeduti in quei luoghi, i messaggi della Madonna hanno
decisamente anticipato i tempi: chi avrebbe potuto sospettare, all’epoca, quanto
sarebbe successo alla fine degli anni ottanta, quando una disastrosa guerra
civile, razziale e religiosa ha insanguinato la Yugoslavia negli anni
successivi? Medjugorje però è stata risparmiata e così pure altre località nelle
quali l’invito alla preghiera e al digiuno è stato preso sul serio ed attuato.
Anche
il Santo Padre Benedetto XVI ci chiede di pregare per le popolazioni del Togo,
che si trovano sotto la minaccia di un guerra civile.
Grazie
alla fede è possibile raggiungere la pace vera e non quella proclamata nelle
piazze, accompagnata magari da qualche atto vandalico; ad essa la Madonna ci
invita insistentemente e per questo è anche chiamata “Regina della pace”.
Proprio in uno dei primi messaggi a Marjia, esortando alla pace, la Madonna le è
apparsa con una grande croce, per fare capire che ci può essere la pace soltanto
se si guarda e si segue Suo Figlio.
Per
rinsaldare la fede è necessaria la conversione, ovvero la riconciliazione con
Dio, con una frequente confessione; a dimostrazione di tale necessità, durante
un’apparizione a Marjia, la Madonna ha concesso che alcuni presenti radunati in
assemblea si avvicinassero a Lei e, con l’aiuto di Marjia stessa, sfiorassero
con le mani il punto in cui Lei era presente (Marjia e gli altri veggenti,
possono toccare fisicamente e addirittura abbracciare la Madonna): tutti hanno
avuto la sensazione di percepire qualcosa: chi ha provato un senso di freddo,
che un senso di caldo, chi una scossa, ... ma in corrispondenza delle mani di
ciascuno, sulla Sua veste immacolata, sono comparse tante macchie di dimensioni
diverse: per questo la Madonna ha pianto perché, come ha spiegato poi a Marjia,
le macchie erano dovute ai peccati di ognuno.
Durante i primi giorni del mese di aprile il popolo cattolico romano, ha pianto
la perdita del suo Pastore; ci conforta e ci rallegra il fatto che il giorno
dopo la Sua chiamata al Padre, Papa Giovanni Paolo II è apparso con la Santa
Vergine ad uno dei veggenti: indossava una mitra d’oro, era giovane e radioso in
contemplazione della Ss. Madre e se da un lato possiamo dire che Giovanni Paolo
II ha riempito i sagrati, dall’altro la Madonna a Medjugorje ha riempito le
chiese.
Un’altra raccomandazione è quella di portare sempre addosso un segno che indichi
la nostra appartenenza a Maria: un rosario, una medaglia, una croce. Per questo,
prima di congedarsi, Marjia ha voluto lasciare a ciascuno dei presenti una
medaglia “miracolosa”, che ha fatto benedire direttamente dalla Madonna durante
l’apparizione di poche ore prima: è la medaglia della Madonna per eccellenza,
perché è stata voluta personalmente da Lei attraverso Santa Caterina Labouré.
Grazie
Marjia.
Riportiamo qui di seguito il messaggio del 25 aprile 2005:
“Cari
figli,
anche
oggi vi invito a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Con la preghiera
e la lettura della Sacra Scrittura entri nella vostra famiglia lo Spirito Santo
che vi rinnoverà. Così diventerete insegnanti della fede nelle vostra famiglia.
Con la preghiera e il vostro amore il mondo andrà su una via migliore e l’amore
comincerà a regnare nel mondo.
Grazie
per aver risposto alla mia chiamata."