Sono state numerose le occasioni nelle quali papa Benedetto XVI ha dialogato con i giovani, con i
rappresentanti politici, con le comunità religiose tedesche, nel corso del soggiorno in patria in occasione della XX Giornata della
Gioventù. Ecco, in sintesi, alcuni "spezzoni" dei discorsi pronunciati da papa Benedetto durante il suo viaggio a Colonia.
Dal battello sul Reno
- La felicità che cercate ha il nome e il volto di Gesù di Nazareth, nascosto nell’Eucaristia
- Sono felice di stare in mezzo ai giovani, di sostenere la fede e di animare la speranza
- Siate veramente convinti: Cristo nulla toglie di quanto avete voi di bello, ma porta tutto a perfezione
All’arrivo a Colonia
- Siamo tutti pellegrini in cerca di verità e di giustizia
- Solo Gesù dà pienezza di vita all’umanità. Con Maria, dite il vostro “Sì” a quel Dio che intende donarsi a voi
- Vi ripeto: “chi fa entrare Cristo nella propria vita, non perde nulla, nulla - assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande
- Libertà è lasciarsi conquistare dall’amore di Cristo
- Come i Magi, ora ripartite per le contrade per testimoniare la bellezza del Vangelo. Siamo fratelli, conosciamoci di più e meglio, a partire dal patrimonio del decalogo.
Il Papa e i giovani
A Colonia hanno avuto un intenso dialogo che ha permesso ad entrambi di conoscersi reciprocamente e in
profondità. Fin dalle sue prime parole, Benedetto XVI ha scelto di andare all'essenziale. «A tutti vorrei dire con insistenza: spalancate il vostro cuore a Dio».
I giovani lo hanno ascoltato e partecipando in diretta a tutti gli incontri che il Papa ha avuto durante il suo soggiorno a Colonia, hanno
cercato di capire quali saranno i tratti che caratterizzeranno questo nuovo Pontificato.
Sul Reno, il 18 agosto
«A tutti vorrei dire con insistenza: spalancate il vostro cuore a Dio, lasciatevi sorprendere da Cristo!
Concedetegli il “diritto di parlarvi” durante questi giorni! Aprite le porte della vostra libertà al suo amore misericordioso!
Esponete le vostre gioie e le vostre pene a Cristo, lasciando che Egli illumini con la sua luce la vostra mente e tocchi con la sua
grazia il vostro cuore».
Ai rappresentanti delle Chiese cristiane
«Sono ben consapevole che molti cristiani in questo Paese, e non in questo soltanto, si aspettano
ulteriori passi concreti di avvicinamento. Me li aspetto anch’io. Infatti è il comandamento del Signore, ma anche l’imperativo dell’ora
presente, di continuare in modo convinto il dialogo a tutti i livelli della vita della Chiesa. Ciò deve ovviamente avvenire con sincerità
e realismo, con pazienza e perseveranza nella fedeltà al dettato della coscienza. Non può esserci un dialogo a prezzo della verità; il
dialogo deve svolgersi nella carità e nella verità».
In Sinagoga
«Quest’anno si celebra il 60° anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti, nei quali
milioni di ebrei – uomini, donne e bambini – sono stati fatti morire nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori. Faccio mie le
parole scritte dal mio venerato Predecessore in occasione del 60° anniversario della liberazione di Auschwitz e dico anch’io: "Chino il
capo davanti a tutti coloro che hanno sperimentato questa manifestazione del mysterium iniquitatis"».
Ai musulmani, 20 agosto
«Se insieme riusciremo ad estirpare dai cuori il sentimento di rancore, a contrastare ogni forma di
intolleranza e ad opporci ad ogni manifestazione di violenza, freneremo l’ondata di fanatismo crudele che mette a repentaglio la vita di
tante persone, ostacolando il progresso della pace nel mondo. Il compito è arduo, ma non impossibile. Il credente infatti sa di poter
contare, nonostante la propria fragilità, sulla forza spirituale della preghiera».
Discorso alla veglia, Marienfeld
«Ora vorrei esprimerlo in modo ancora più radicale: Solo dai santi, solo da Dio viene la vera rivoluzione,
il cambiamento decisivo del mondo. Non sono le ideologie che salvano il mondo, ma soltanto il volgersi al Dio vivente, che è il nostro
creatore, il garante della nostra libertà, il garante di ciò che è veramente buono e vero. La rivoluzione vera consiste unicamente nel
volgersi senza riserve a Dio che è la misura di ciò che è giusto e allo stesso tempo è l’amore eterno. E che cosa mai potrebbe salvarci
se non l’amore?».
Omelia, a Marienfeld
«In vaste parti del mondo esiste oggi una strana dimenticanza di Dio. Sembra che tutto vada ugualmente
anche senza di Lui. Ma al tempo stesso esiste anche un sentimento di frustrazione, di insoddisfazione di tutto e di tutti.[...]
E così insieme con la dimenticanza di Dio esiste come un boom del religioso. [...]Si sceglie quello che piace, e certuni sanno anche
trarne un profitto. Ma la religione cercata alla maniera del “fai da te” alla fin fine non ci aiuta. È comoda, ma nell’ora della crisi ci
abbandona a noi stessi. Aiutate gli uomini a scoprire la vera stella che ci indica la strada: Gesù Cristo! Cerchiamo noi stessi di
conoscerlo sempre meglio per poter in modo convincente guidare anche gli altri verso di Lui».
Il saluto di congedo
«Volge ormai al termine la ventesima Giornata Mondiale della Gioventù, ma questa celebrazione eucaristica
continua nella vita: portate a tutti la gioia di Cristo, che qui avete incontrato. La luce di Cristo, che avete seguito per venire a
Colonia, risplenda ora più limpida e forte nella vostra vita! Siete venuti per adorare Cristo. Ora che lo avete incontrato, continuate ad
adorarlo nei vostri cuori, pronti sempre a rendere ragione della speranza che è in voi».
Benedetto XVI