Riportiamo questo interessante articolo di Mons. Giuseppe Betori sul prossimo Convegno di Verona.
LE ATTESE DEL CONVEGNO: "MOMENTO DI RIGENERAZIONE"
Anche il Convegno di Verona, come i tre precedenti, intende
far emergere il grande valore che hanno le scelte pastorali dei vescovi
italiani per il prossimo decennio, con un'impronta missionaria.
Il cammino recente della Chiesa italiana è stato scandito dalla celebrazione dei tre grandi convegni ecclesiali di Roma (1976), Loreto (1985) e Palermo (1995). Ci stiamo ora preparando al convegno ecclesiale che si svolgerà a Verona dal 16 al 20 ottobre 2006. Come i precedenti convegni, anche questo intende far emergere il valore che hanno le scelte pastorali del decennio per la presenza dei cattolici nella società italiana. All'interno dunque dell'orizzonte di Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, vogliamo richiamare a credenti e non credenti la persona e il mistero di Gesù Cristo, speranza del mondo, e la testimonianza del Risorto che i cristiani sono chiamati a offrire agli uomini di oggi, in un tempo di rapidi e profondi cambiamenti. In questa prospettiva vogliamo aiutare la pastorale a stabilire un rapporto autentico con la realtà del nostro tempo perché assuma un'impronta.
Siamo al centro di cambiamenti culturali che esigono che la parola della fede non solo sia ridetta e ripetuta, ma ripensata, nella comprensione sempre più profonda per essere comunicata all'uomo d'oggi. Per far questo ci si vuole però ricondurre alla sorgente unica della fede e della vita: Gesù Cristo, il Risorto. Già dal tema del Convegno, cioè Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo, si comprendono i 4 pilastri attorno ai quali si concentreranno i lavori veronesi: la persona di Gesù, il Risorto vivente in mezzo a noi; il mondo, nella concreta svolta culturale di cui siamo protagonisti; le attese di questo mondo, che il Vangelo apre alla speranza che viene da Dio; l'impegno dei fedeli cristiani, in particolare dei laici, a essere testimoni credibili del Risorto mediante una vita rinnovata e capace di trasformare il mondo.
Cinque ambiti di vita
Su questi pilastri si innesta l'attenzione a 5 ambiti di vita ritenuti oggi decisivi per la testimonianza del Risorto: affettività, tradizione, fragilità, lavoro e festa, cittadinanza. Ne dovrebbero scaturire modelli di vita che aiutino a rendere presente il Vangelo nella struttura feriale dell'esistenza di ogni credente. Non a caso un ruolo speciale a Verona verrà affidato alla proposta di percorsi di santità che hanno arricchito le nostre Chiese.
Oggi la Chiesa deve indicare orizzonti nuovi di speranza e aiutare tutti gli uomini a riacquistare la capacità di riflettere sulle tematiche del vissuto umano e delle istituzioni in modo costruttivo».
I laici protagonisti
Un atteggiamento missionario, soprattutto del laicato, sarà la testimonianza di novità nei processi storici umani. È chiaro, però, che per riuscire a essere missionari occorre avere passione e zelo bruciante per la causa del Vangelo, che non si acquisisce con semplici decisioni programmatiche, ma può scaturire solo dal lavoro sui fondamenti della propria fede: da un ritrovato rapporto personale con Dio, nella preghiera e nei sacramenti; da un contatto vivo con la Parola; da un'esperienza diretta della carità. Solo così si può rendere testimonianza della fede al mondo.
Il Convegno di Verona, dunque, sarà un momento di rigenerazione per tutta la comunità ecclesiale italiana per acquisire quella perseveranza e quella fortezza, che sono requisiti imprescindibili per la fedeltà al Vangelo e un servizio al Paese che voglia essere efficace nel tempo.
|