In tanti ci siamo fermati in questi giorni davanti al Crocifisso di San Damiano.
Quel Crocifisso come ogni Crocifisso che abbiamo nelle nostre case, come pure la nostra vita umana, ci parla di morte e di risurrezione, di gioia e di dolore, di tristezza e di speranza.

Non esiste infatti una vita fatta solo di gioia, né si può vivere percorrendo solo la strada tutta in salita del dolore.

L’invito che viene dalla domenica delle Palme è di fermarsi per qualche istante dinanzi alla nostra vita che è fatta di gioia e di dolore, di luce e di buio, di morte e risurrezione.

A chi è nella gioia, a chi è pieno di speranza, vorremmo dire oggi, sulla soglia della Settimana Santa: la tua gioia è nata anche dalla fatica e dal dolore.

Vivila fino in fondo e ringrazia il Signore perché te la dona, ma non dimenticare chi è meno fortunato di te, chi in questi giorni percorre la via della sofferenza.

A chi è nel dolore vorremmo dire, con voce sommessa; nel tuo dolore, che oggi ti sembra troppo grande da portare, c’è un seme di vita, c’è una parola di risurrezione.

La tua sofferenza non è inutile, la tua solitudine non è per sempre, la tua disperazione non è una notte eterna.

Don Guglielmo - Parroco

Gesto di solidarietà per il Seminario Giuseppino del Ghana.

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