Nove ad un certo punto si videro “guariti”.

Pensarono alle formalità: mostrarsi ai sacerdoti per un certificato per far parte della comunità, visto che prima erano esclusi.

Continuarono a rimanere distanti da Gesù. Si dimenticarono di aver gridato a lui con forza: “Gesù Maestro, abbi pietà di noi”.

Pensarono al loro mondo, alla loro guarigione, alla loro famiglia, forse si dimenticarono di essere stati malati, lebbrosi.

Il decimo, uno straniero, un samaritano, pensò dentro di sé: sono un credente, sono guarito, non è merito mio… ho incontrato Dio lungo la mia strada.

Ritornò sui passi, non si fermò più a distanza, né si mise a gridare da lontano, si avvicinò, gli si gettò ai piedi, si mise a lodare Dio a gran voce.

Fratelli, tornare indietro sta per convertirsi, rimettersi sulla strada giusta che era quella che portava al Signore. L’incontro con Gesù cambia sempre la vita. Per essere salvati e guariti bisogna riconoscere di essere stati e di essere ancora malati, bisognosi di salvezza. Altrimenti facciamo come quei nove lebbrosi. Gli altri nove dove sono?

Don Guglielmo - parroco

• Incontro con alcuni diaconi e il Rettore del Seminario
• Visita al Museo
• Merenda
• Visita al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno
• rientro per le ore 19,00

Alcuni posti liberi