Circa 1.700 anni fa (era il 305 circa) nell’Africa del Nord sono stati messi a morte 49 cristiani, perché la domenica si erano riuniti a celebrare l’Eucaristia. L’imperatore aveva proibito queste riunioni. Eppure essi, contravvenendo all’ordine, si erano incontrati. Portati in tribunale e alla domanda “perché l’avete fatto?” hanno risposto: “Noi non possiamo vivere senza la domenica” (cioè senza l’Eucaristia). E si sono lasciati uccidere.

Queste persone sapevano che la loro forza era la persona di Cristo, era in quel pane. La forza per andare avanti ogni giorno, la forza per amarsi, la forza per perdonare, la forza per rispettarsi, per avere un cuore desideroso di giustizia.

Quante persone da egoiste sono diventate generose, da nemici che erano sono diventati amici, grazie a Cristo e grazie anche a questo “pane di vita nuova”. “Non possiamo vivere senza Cristo”. È una testimonianza forte anche per i nostri giorni.

Andare a Messa non è un dovere, ma un bisogno, un privilegio, un dono grandissimo. Senza il Signore davanti a noi sta il nulla. Con il Signore, invece, sta la pienezza della vita, sta la “terra promessa”.

don Guglielmo - parroco